Un taglio di salari fra i 3 e i 7,5 euro a seconda degli stabilimenti, a partire dai 24 euro l’ora per i lavoratori attuali.
Sarebbe questa la proposta di Electrolux da quanto trapelato nel corso di un incontro che si sta svolgendo a Mestre fra azienda e sindacati. Proposta che consentirebbe al colosso svedese di mantenere la sua presenza produttiva in Italia.
La riduzione, da quanto si apprende, sarebbe di 3 euro a Forlì, 3 e 20 a Solaro e 5,20 a Susegana; a Porcia, invece, anche con un taglio di 7,5 euro, non ci sarebbe certezza sulla possibilità di mantenere sul mercato la produzione e sarebbero, quindi, necessari interventi di regione e governo. Per gli altri tre siti produttivi, se il piano venisse approvato dai sindacati di categoria, sarebbero previsti investimenti per 90 milioni totali, i quali in assenza di accordo con le organizzazioni sindacali, rischierebbero di rimanere bloccati.
Per il segretario generale della Uilm, Rocco Palombella il piano è “irricevibile ed impedisce alla parte sindacale di proseguire il confronto con l’azienda. Per quanto ci riguarda, sottolinea il sindacalista, questo è il tempo della lotta dura e ad oltranza. Il governo, conclude, se c’è, almeno si faccia sentire”.