Verrà abrogata la responsabilità solidale fiscale negli appalti. Lo prevede il ddl semplificazioni, che arriverà sul tavolo del Cdm tra venerdi e sabato. “La disciplina della responsabilità solidale fiscale, pur perseguendo l’obiettivo di contrastare l’evasione fiscale, con attenzione al fenomeno dell’utilizzo di lavoratori in nero, si dimostra inefficace e produce al contempo pesanti oneri amministrativi sulle imprese oneste”, afferma la relazione che accompagna l’articolo sull’abrogazione.
“La verifica dell’esistenza di rapporti di lavoro in nero non potrà mai essere accertata dal professionista, ma solo da un effettivo controllo sul territorio da parte dell’Amministrazione finanziaria”. Per il Governo “il meccanismo dell’autocertificazione, pur rappresentando una semplificazione apprezzabile per assolvere l’adempimento normativo, conferma di fatto l’inutilità dell’adempimento perchè, da un lato, chi la riceve non ha alcuna possibilità di controllarne la veridicità, dall’altro chi evade sistematicamente l’Iva o impiega lavoratori in nero non ha alcuna remora a dichiarare il falso”.
La norma ha avuto quindi “l’effetto pratico di obbligare le imprese che stipulano contratti di appalto e subappalto” ad introdurre “costose procedure interne”. Procedure “complesse” “non richieste dalla normale attività di impresa e di nessuna utilità ai fini del contrasto all’evasione fiscale o dell’impiego di lavoro nero” che hanno determinato “la sospensione dei pagamenti da parte dei committenti/appaltatori a favore di appaltatori/subappaltatori, aggravando cosi la situazione in cui si trovano le imprese, già molto difficile a causa della stretta creditizia e dei ritardi dei pagamenti da parte della Pubblica amministrazione”.