Stop da parte della Ragioneria dello Stato alle pensioni dei 4mila lavoratori che, a causa della riforma Fornero, non erano riusciti ad andare in pensione nonostante i requisiti, i cosiddetti Quota 96. “È l’ennesimo duro colpo inferto al personale della scuola”, dichiara il segretario nazionale dell’Ugl Scuola, Giuseppe Mascolo.
Il sindacalista spiega che quanto previsto dalla legge Monti-Fornero “era già penalizzante in sé” e in più non ha tenuto conto del fatto che nella scuola i pensionamenti decorrono con tempistiche diverse rispetto ad altri settori. “Ora auspichiamo in un celere intervento da parte del governo e nell’unità di intenti della classe politica, sottolinea Mascolo, perché non si può continuare a mantenere in servizio chi, per raggiunti limiti di età ed esigenze personali, ha delle difficoltà a portare avanti il proprio lavoro. Non è questa la strada da percorrere per migliorare l’efficienza del comparto e soprattutto,conclude, per risolvere le tante problematiche che affliggono la scuola italiana”.