Si metterà subito al lavoro il nuovo presidente di Unindustria, Maurizio Stirpe. Nonostante lo scandalo che ha travolto la Regione Lazio e la momentanea assenza di interlocutori istituzionali, Stirpe, nella sua prima conferenza stampa da presidente dell’Unione degli industriali e delle imprese di Roma, Frosinone, Rieti e Viterbo, promette: “Cominceremo subito a lavorare perché la situazione istituzionale e politica non può costituire un alibi”. Non nasconde però che il mandato appena conferitogli “si inserisce in un momento di difficoltà dal punto di vista istituzionale” ma anche “economico” del paese e del territorio laziale.
Riferendosi alla situazione del Lazio, il neopresidente di Undindustria, lamenta il fatto che per qualche mese “sarà sprovvisto” di tutti gli interlocutori istituzionali che saranno sicuramente “più impegnati nella campagna elettorale che nel risolvere i problemi che attanagliano il nostro territorio”.
Dopo aver criticato la gestione della Regione Lazio targata Renata Polverini, Stirpe auspica un “reset istituzionale, morale ed etico”. Quanto al suo programma per il quadriennio 2012-2016, cinque saranno le linee direttrici. In primis, fare in modo che Unindustria, seconda solo ad Assolombarda come associazione territoriale di Confindustria per numero di soci (3.400 imprese associate), acquisisca “sempre maggiore credibilità e considerazione” sia all’interno di viale dell’Astronomia che nel contesto regionale.
Secondo obiettivo è l’attuazione di un “assetto più efficace e coeso della rappresentanza” continuando a garantire ad Unindustria “l’indipendenza e l’autonomia dalla politica”. Come terza direttrice, il neopresidente indica il perfezionamento del processo d’integrazione di Unindustria con l’adesione di Confindustria Latina.
Quarto obiettivo del programma è quello di “ottimizzare le performances economiche del sistema associativo territoriale e regionale”. Infine, l’Unione guidata da Stirpe punterà a “riequilibrare il sistema di relazioni economiche tra Roma e gli altri territori del Lazio”.
Sul fronte delle relazioni industriali “lavoreremo molto – afferma – anche perché per il rilancio occorre la collaborazione della controparte sindacale”. Nell’ambito della trattativa sulla produttività”, Stirpe insiste sulla necessità di “recuperare un clima favorevole al mondo delle imprese”. Una strada questa da percorrere insieme ai sindacati ma “senza ricevere veti”.
Sei vicepresidenti accompagneranno Stirpe nel suo mandato: Giampaolo Letta, vicepresidente con delega all’Industria creativa, Cultura e Turismo, Marco Tripi, vicepresidente con delega all’Agenda digitale e Semplificazione, Vincenzo Soprano, vicepresidente con delega alle Infrastrutture a alla Mobilità, Alessandro Scopetti, vicepresidente con delega all’internazionalizzazione, Antonio Migliardi, vicepresidente con delega a Lavoro e Formazione, Giuseppe Gori, vicepresidente con delega alla Coesione associativa e Cultura d’impresa. Due, poi, i vicepresidenti di diritto: Angelo Camilli, con delega al Credito e alla Finanza, e Alessio Rossi, con delega alle Start up e promozione dell’Imprenditoria giovanile. Infine, a novembre, saranno nominati tre vicepresidenti territoriali per Frosinone, Viterbo e Rieti. (LF)
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