“Serve una politica industriale per il Paese e per l`Europa che guardi a tutti i settori manifatturieri, automotive compreso. E occorre un piano industriale credibile per Stellantis”. È quanto ha dichiarato questa mattina il segretario confederale della Cgil, Pino Gesmundo, dai cancelli dello stabilimento torinese, dove si è tenuto un presidio per sostenere il rilancio del sito e dell`intero settore dell`automotive in Italia.
“Perseverare nella produzione di modelli che non attraggono il mercato nascondendo i veri problemi del gruppo, come ha fatto ieri John Elkann in audizione, o lanciare fantasiose e pericolosissime ipotesi di riconversione del settore automotive in produzioni di guerra, dà il senso del totale abbandono in cui versano le lavoratrici e i lavoratori di Stellantis, in primis quelli di Mirafiori. Tutto ciò – sostiene il dirigente sindacale – è letteralmente scellerato”.
Gesmundo sottolinea infatti che “aumentano le incertezze occupazionali, non c`è traccia di investimenti in ricerca e sviluppo e ormai mancano totalmente serie prospettive, mentre le proiezioni di vendita e produzione per il 2025 stanno già confermando un declino che va immediatamente arrestato”.
“Proprietà e Governo non giochino con il futuro del settore dell`auto: servono credibilità, serietà e investimenti certi da parte di Stellantis e politiche dell`Esecutivo profondamente diverse da quelle attuali, che fermino il declino industriale e che rilancino uno dei settori più importanti e strategici per l`economia del Paese e dell`intera Europa”, conclude il segretario confederale della Cgil.