La Rsu della direzione produzione di Roma (Cgil, Cisl, Uil, Ugl, Libersind) e la Segreteria Regionale dello Snater hanno proclamato lo stato di agitazione e convocato per il giorno 7 dicembre 2011 un’assemblea davanti ai cancelli di Saxa Rubra per respingere con forza il piano di dismissione approntato dal Cda Rai.
La delegazione sindacale ritiene la cosiddetta “razionalizzazione” delle riprese esterne un atto gravissimo di ridimensionamento delle potenzialità produttive e professionali dei lavoratori della Rai, nonché l’inizio della dismissione della Produzione Televisiva Rai con ricadute nefaste su centri e sedi di produzione.
Questo decisione inoltre compromette seriamente i prodotti editoriali delle reti, che in questo modo diventeranno inevitabilmente dei meri canali di messa in onda di produzioni esterne.
Il piano prevede 475 lavoratori in esubero, senza tener conto del personale non tecnico e di staff che contribuisce alle attività del settore.
Il tentativo aziendale di rassicurare il sindacato con la garanzia di ricollocamento dei lavoratori del settore non ha convinto la delegazione sindacale che ritiene le scelte aziendali responsabilità di amministratori “con la valigia in mano che hanno un solo mandato: Quello di porre le basi per un depotenziamento irreversibile della Rai”. (FRN)
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