Bene se si potrà evitare l’aumento dell’Iva da luglio ma per Confindustria le priorità sono i debiti della pubblica amministrazione e l’abbassamento del costo del lavoro. Lo ha affermato il presidente Giorgio Squinzi, parlando a margine dell’assemblea di Federchimica.
“Sicuramente se si può evitare l’entrata in vigore da subito è un fatto positivo – ha detto Squinzi – anche se però, ripeto per l’ennesima volta, per noi le priorità sono i pagamenti della P.A., perché qui ci sono oltre 100 miliardi di debito arretrati che la P.A. non paga e che devono essere pagati perché ci sono le imprese che stanno soffrendo disperatamente per il credit crunch, e poi l’altra priorità è quella di un intervento serio e vero sul costo del lavoro e di abbassarlo di almeno 10 punti”.
“Se per qualche ragione il nostro credito venisse usato per altri fini, chi ci governa sappia che il rapporto con gli imprenditori sarà compromesso irreparabilmente”. Lo ha affermato il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, parlando del problema del pagamento dei debiti della pubblica amministrazione verso le imprese. Vicenda, ha spiegato Squinzi nel suo intervento all’assemblea di Federchimica, che ha trovato “un alleato inaspettato ma decisivo” nel presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano.
“La politica invece di rispondere con uno scatto di orgoglio e rinnovamento – ha proseguito Squinzi, parlando in generale della crisi economica che sta attraversando il Paese – si è persa in tatticismi, sprecando tempo ed energie preziosi in questioni marginali per il benessere dei cittadini”.
Il presidente di Confindustria ha parlato anche di contrattazione: “Abbiamo dopo 60 anni definito i principi per le regole sulla rappresentanza”, ora “dovremo nei prossimi mesi verificare le regole sulla contrattazione”. “Un passaggio molto importante – ha proseguito – che dovrà trovare piena attuazione anche con il contributo dei singoli settori e come sempre mi auguro che anche in questo sappiate trovare le soluzioni appropriate”.
“Siamo consapevoli e convinti che il contratto collettivo, in una realtà industriale caratterizzata da pmi, continua ad avere un ruolo fondamentale – ha proseguito Squinzi – Il ccnl deve essere uno strumento capace di dare regole semplici e flessibili a chi non fa contrattazione aziendale e offrire opportunità e strade innovative a chi la fa”.