Il governo, in particolare la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, afferma che la spesa pubblica per la sanità in Italia è cresciuta e cita la differenza tra le somme stanziate prima del Covid e quelle previste oggi, fino ai numeri che si possono leggere nell’ultimo Documento di Economia e Finanza.
Ma le argomentazioni del governo nascondono alcuni dati importanti per capire davvero l’adeguatezza della spesa sanitaria.
Il primo dato riguarda il fortissimo tasso di inflazione che ha eroso il potere di acquisto dal 2020 al 2024. Dire dunque che la spesa è cresciuta in termini di quantità complessiva di euro non significa automaticamente che quelle somme garantiscano la stessa capacità di acquisto dei fondi precedenti, anche se erano meno corposi dal punto di vista meramente numerico. Al contrario, basta aggiornare i dati del 2020 aggiungendo l’effetto dell’inflazione per capire che non c’è stata alcuna crescita nella spesa effettiva, in termini reali, al netto dell’inflazione, per la sanità.
Il secondo dato riguarda il valore della spesa sanitaria in rapporto al valore del Prodotto interno Lordo. Dalle tabelle del Def, in particolare dalle pagine 37 e seguenti della sezione II Analisi e tendenze della finanza pubblica, si evince che la spesa sanitaria prevista per il 2024 è pari a 138,7 miliardi, cifra che rappresenta il 6,4 per cento del valore del Prodotto Interno Lordo. Nel 2020 la spesa è stata pari a 122,6 miliardi di euro, ma allora rappresentava il 7,4 per cento del Pil. Nel triennio 2025-2027, il rapporto tra la spesa sanitaria e il valore del Pil scenderà poi al 6,3 per cento nel 2025 e nel 2026, e al 6,2 per cento nel 2027.
Dal 2020 al 2027, in sostanza, il rapporto tra spesa sanitaria e Prodotto Interno Lordo, secondo i conti del governo, risulterà ridotto di almeno 1,2 punti percentuali rispetto al valore del Pil, che nel 2027 è previsto toccare i 2367,6 miliardi di euro (come si evince dalla tavola a pagina 7 del Def).
In conclusione, quando si parla di spesa sanitaria sarebbe bene tenere conto di tutti i fattori, senza omettere dati e riflessioni solo perché renderebbero meno forti i propri argomenti.
Roberto Seghetti