“Esprimiamo fondate preoccupazioni sul caso Volkswagen e per le ripercussioni che potrebbe avere sul settore alluminio in Italia”. Lo dichiara il segretario generale dell’Ugl Metalmeccanici, Antonio Spera, che torna a lanciare l’allarme, dopo quello manifestato per l’industria metalmeccanica, alla luce delle dichiarazioni odierne del ministro del Lavoro, Giulio Poletti.
“Ci auguriamo davvero – spiega Spera – che dietro alle parole confortanti sull’occupazione ci siano dati di fatto o attività di monitoraggio dal parte del ministero del Lavoro, e dello Sviluppo economico, in merito ai reali effetti del ‘Diesel Gate’ in Italia, poiché i segnali raccolti dalla nostra organizzazione sindacale sono tutt’altro che rassicuranti sia a livello territoriale sia a europeo, come accaduto in occasione di un recente incontro tra organizzazioni sindacali in Germania”.
“Non va dimenticato – aggiunge il coordinatore nazionale settore Alluminio dell’Ugl Metalmeccanici, Giuseppe Giaccherini – che moltissimi componenti delle automobili sono in alluminio: per alcune case automobilistiche straniere, anche tedesche, in Italia si producono intere scocche e parti del motore in alluminio. Così come vanno segnalate le difficoltà del settore in Italia, penalizzato per i margini di guadagno molto bassi, a causa della eccessiva tassazione sulle imprese e del costo dell’energia, il più alto d’Europa”.
“Altro capitolo negativo, su cui è necessario intervenire, e che potrebbe aggravarsi con eventuali forti ripercussioni del caso Volkswagen, – conclude Giaccherini -, è la concorrenza cinese, più spietata di quella coreana, con bassissimi costi di produzione, energia, materia prima e manodopera. Le parole non bastano, adesso occorrono fatti, visto che il settore in Europa e nel mondo è in grande espansione”.