Il segretario generale della Fondazione Adecco per le Pari opportunità, Claudio Soldà, si dice soddisfatto del rinnovo del contratto collettivo nazionale del Lavoro nel settore della somministrazione.
Soldà, quali sono secondo lei i punti significativi di questo contratto?
Sono svariati i punti che meriterebbero una attenzione particolare, come la rivisitazione della bilateralità e le risorse alla formazione. Per me, il vero fattore innovativo è la retribuzione ad ore garantita. In pratica il contratto permette al lavoratore di operare garantendogli il 25% del lavoro sulla retribuzione mensile, a prescindere dalla quantità di lavoro che gli verrà assegnata. Questo contratto quindi ci ha permesso di lavorare sull’utilizzo di una flessibilità in comparti lavorativi e contrattuali generalmente più rigidi.
Che futuro si prospetta per le agenzie di lavoro?
In ballo ci sono due aspetti: il primo rappresentare il sistema della flessibilità, essere insomma “il contratto flessibile” di riferimento per il paese. Altro aspetto importante è di poter essere presenti, come già accade in alcune forme in Lombardia, per avvicinare gli operatori nei servizi pubblici, che attualmente non riescono ad esprimere una certa efficacia.
Quali sono i prossimi obbiettivi?
Sicuramente vogliamo essere il riferimento delle politiche attive sul lavoro in Italia. Potenziare ulteriormente la riqualificazione e la formazione, essere una garanzia, soprattutto dei giovani e valorizzarli maggiormente come operatori del mercato. Grazie a questo contratto, abbiamo già avviato positivamente questi fattori.
Emanuele Ghiani