Il Cda di Snam ha appena approvato il bilancio consuntivo 2022. 3,3 miliardi di ricavi totali (l’11% in più rispetto al 2021), trainati dal maggior contributo del business legato alla transizione energetica. Il Piano strategico 2022-2026, presentatoci pochi giorni fa, è costruito sui tre pilastri di sicurezza delle forniture, sostenibilità e competitività. Vede 10 miliardi di investimenti, soprattutto sulla messa in esercizio delle due FSRU (Floating Storage and Regasification Units) di Piombino e Ravenna, la realizzazione della linea Adriatica, il rinnovo e lo sviluppo dello stoccaggio, con un incremento del 23% rispetto agli 8,1 del Piano 2021-2025.
C’è poi tutta la partita dei gas verdi (idrogeno e biometano), il contribuito alla decarbonizzazione dei consumi, attraverso l’adozione di misure di efficienza energetica e lo sviluppo della tecnologia CCS (Carbon Capture and Storage). Con Snam abbiamo relazioni industriali avanzate e – giusto di oggi l’ufficialità dei dati delle ultime elezioni Rsu – con 34 delegati, siamo prima organizzazione sindacale, in una tornata che ha visto l’87% di affluenza al voto. Nonostante una competizione non sempre sindacalmente corretta, ancora una volta siamo stati riconosciuti come “coerenti praticanti”, affidabili per la maggioranza delle persone che hanno espresso la loro preferenza. L’obiettivo del Gruppo, che attualmente impiega 3.610 addetti, è di arrivare a 3.897 entro la fine del 2023 e a 3.990 nel 2025.
Il tema della gestione della crescita occupazionale sarà sul prossimo tavolo aziendale, insieme al miglioramento delle condizioni di sicurezza, soddisfazione e benessere degli impiegati. I tempi sono maturi per un percorso di coinvolgimento e partecipazione delle lavoratrici e dei lavoratori alla governance dei processi organizzativi e aziendali. Vogliamo ora realizzare un protocollo di relazioni industriali che veda la presenza proattiva di chi è impegnato ogni giorno nell’ottenere i risultati che Snam vanta. Consentire alle lavoratrici e ai lavoratori di dire la loro nella messa a punto di innovazioni organizzative e tecnologiche, soprattutto sulla transizione energetica, potrà portare vantaggi per tutti. Gestiremo insieme il cambiamento e le sue resistenze, la complessità della visione e delle diverse prospettive su di essa e lo faremo, senz’altro, prima di essere costretti a farlo.
Nora Garofalo – segretaria generale Femca-Cisl