Michele Tronconi, Presidente di Sistema Moda Italia, denuncia che le misure proposte dall’Ue per favorire la ripresa economica del Pakistan, dopo l’alluvione di questa estate e che consistono nel agevolare la produzione tessile del paese sono pesantemente a vantaggio del Pakistan e rischiano di alimentare la crisi del tessile italiano. L’ipotizzata agevolazione, sostiene il presidente, “non risulta equilibrata, essendo concentrata unicamente su un solo comparto industriale”. “A pagare – prosegue – il carissimo prezzo sarà l’intero settore europeo, ma poiché l’Italia ne rappresenta il 30%, l’Italia sarà il maggior “pagatore” in assoluto”.
La modalità prevista di aiuto è quella di sopprimere per 3 anni i dazi all’ingresso dei prodotti pakistani. La misura secondo Tronconi, farebbe si che i prezzi “già altamente competitivi risulterebbero talmente irrisori da generare durissime ripercussioni su quelli delle imprese domestiche”. Il presidente del sistema moda avverte che “i tempi sono ristrettissimi (due giorni), mentre le discussioni a Bruxelles proseguono fra due opposti schieramenti: da un lato, i falchi liberali che difendono interessi economici legati al puro commercio e che dimenticano il valore della reciprocità; dall’altro i difensori del “made in Europe” a cui preme salvaguardare la qualità e la specificità della produzione europea”. Come industria, conclude, “saremmo subito disponibili ad affrontare una situazione di “zero to zero”, cioè di annullamento totale dei dazi, ma da ambo le parti”. (LF)
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