Nel 2009 e del primo semestre del 2010 il settore dei call center in outsourcing ha visto aggravarsi le sue storiche problematiche e il comparto rischia di precipitare in una crisi occupazionale molto forte. Su questo tema l’Slc Cgil ha promosso un’assemblea nazionale dei quadri e delegati dei call center che si è tenuta a Roma presso la sede nazionale.
Per il sindacato il settore risente della crisi generale, ma anche di problematiche specifiche legate in particolare a: un rapporto squilibrato tra le grandi aziende committenti (private e a partecipazione pubblica) e i call center in outsourcing (gare al massimo ribasso, con assegnazioni a valori anche inferiori ai costi minimi contrattuali e infrastrutturali); il venir meno di alcuni incentivi fiscali e/o previdenziali (esaurimento effetti legge 407, ecc.) che, in una fase recessiva, rendono difficilmente sostenibili i conti economici delle aziende; l’assenza di una politica industriale per l’intera filiera delle Telecomunicazioni, di cui i servizi di CRM sono parte importante.
La Slc ha anche diffuso alcuni dati lavoro nel settore e il suo costo: è mediamente tra i più bassi del settore privato (-18% rispetto alla media Istat per le aziende del terziario) e nonostante ciò incide per circa l’80% sui ricavi complessivi delle aziende (dati Assocontact-Confindustria 2009); il 70,5% degli addetti ha un’età inferiore ai 40 anni, con un tasso di scolarizzazione superiore alla media (29% laureati, 54% diplomati); il 73,5% degli addetti è concentrato in regioni meridionali ed insulari; Il 67,9% degli addetti è di sesso femminile.
Il risultato, ricorda la Slc, è che nel 2010 il settore dei call center outsourcer rischia di perdere circa 15-16 mila posti di lavoro, su circa gli 80 mila addetti a tempo indeterminato.
Per il sindacato “nessuno sviluppo del settore è possibile senza scommettere sulla qualità, senza valorizzare i diritti e le professionalità dei lavoratori”. Per questo i sindacato ha presentato una piattaforma e ha chiesto alle parti sociali di mettersi d’accordo s’un patto per il rilancio dei call Center. (LF)