‘Tre elementi sono di importanza cruciale se vogliamo creare più e migliori posti di lavoro attraverso l’introduzione delle tecnologie dell’informazione. Bisogna garantire i diritti dei lavoratori all’informazione, alla consultazione e alla partecipazione, realizzare la formazione continua e stimolare il dialogo sociale e la contrattazione su una base preventiva’ ha detto Erik Carlslund, Segretario Generale aggiunto della CES. La CES, pur approvando la strategia di Lisbona, è del parere che le tecnologie dell’informazione costituiscono una fonte potenziale di creazione di più e di migliori posti di lavoro ‘ma dobbiamo essere molto attenti ai problemi quali quelli dei disordini muscolo-scheletrici, dello stress e del ‘burn-out’, problemi che sono legati a queste tecnologie. Constatiamo attualmente che molti lavoratori dipendenti terminano la vita professionale prima dell’età di pensione. Cattive condizioni di lavoro, di sicurezza e salute spiegano in larga misura questa partenza in prepensionamento. Se vogliamo invertire questa tendenza dobbiamo dare una priorità ai problemi legati all’ambiente di lavoro e alla formazione continua. La soluzione dei problemi demografici e di formazione chiede una visione e una strategia a lungo termine’. Secondo Carlslund, ‘le tecnologie dell’informazione e la qualità del lavoro’ devono essere oggetto di negoziati a più livelli, ivi compreso il livello europeo. In questo contesto, ha reiterato l’appello agli imprenditori europei di investire nello sviluppo del dialogo sociale e dei negoziati fra i partner sociali.
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