Superamento della cassa integrazione a zero ore ricorrendo a strumenti diversi di ammortizzatori come i contratti di solidarietà. È quanto proposto, per lo stabilimento Fiat di Pomigliano d’Arco, da Fim, Uilm, Fismic, Ugl e Quadri nel corso dell’incontro con i vertici del Lingotto, guidati dal responsabile delle relazioni industriali, Pietro de Biasi. Quello di oggi è stato il primo incontro Fiat-sindacati firmatari dell’accordo sulla procedura di cassa integrazione straordinaria che scade il prossimo 31 marzo, dopo l’avvio da parte dell’azienda delle procedure per un nuovo anno di cassa integrazione straordinaria per circa 1.300 lavoratori su 4.300 del Gian Battista Vico, in provincia di Napoli. Nel corso della riunione, c’è stata un’ampia discussione su come superare la cassa integrazione a zero ore. L’azienda si è riservata di valutare se le proposte dei sindacati non inficino gli standard qualitativi e di efficienza della fabbrica, aggiornando la riunione al prossimo 18 marzo.
“Ribadiamo che anche per lavoratori e sindacati non va disperso l’obiettivo di qualità e di efficienza, ha dichiarato il segretario regionale Uilm Campania, Giovanni Sgambati, ma dopo quattro anni c’è un problema di giustizia sociale. Non possono esserci, ha aggiunto il sindacalista, lavoratori esclusi a prescindere. Le poche ore di lavoro possibili nello stabilimento, conclude Sgambati, devono essere distribuite tra tutti”.
Per il segretario generale Fim Cisl di Napoli, Giuseppe Terracciano, l’incontro svoltosi oggi con la Fiat è ancora interlocutorio “per la complessità delle questioni in discussione” e delle posizioni ancora distanti tra le parti. “La richiesta di un secondo anno di cassa integrazione avanzata dalla Fiat per rispondere al perdurante stato di defezione del mercato in Italia e in Europa è stata oggetto, sottolinea Terracciano, di valutazioni articolate sia per il tipo di ammortizzatore sociale più opportuno da mettere in campo sia per la possibilità di effettuare la rotazione tra i vari segmenti della produzione Fiat a Pomigliano”.