Cgil, Cisl e Uil, dall’attivo nazionale dei quadri e dei delegati, lanciano un messaggio di mobilitazione e si dichiarano “determinate a continuare il confronto con il Governo per sviluppare i temi individuati un anno fa nel verbale di sintesi e realizzare così un nuovo disegno organico, sostenibile economicamente e socialmente, per il nostro sistema previdenziale, in coerenza con la piattaforma sindacale unitaria”.
Le iniziative, da concretizzare, secondo i sindacati, già nella prossima legge di bilancio, ci sono. I segretari confederali di Cgil, Cisl e Uil, Roberto Ghiselli, Maurizio Petriccioli e Domenico Proietti hanno rilanciato la proposta della pensione contributiva di garanzia “per dare prospettiva previdenziale ai giovani e a chi ha carriere lavorative fragili”, che “dovrà essere incardinata nel sistema contributivo ma con dei correttivi solidaristici, sostenuti dalla fiscalità generale, e che dovrà valorizzare anche il lavoro di cura e le specificità di genere”.
Risultano poi essere centrali i nodi della flessibilità in uscita e del superamento degli automatismi legati alle aspettative di vita, poiché “non è pensabile ipotizzare ulteriori aumenti dell’età pensionabile, dal momento che già oggi le norme italiane sono fra le più penalizzanti in Europa. Occorre tenere conto dei profili sociali e delle differenze legate ai singoli percorsi lavorativi”.
Nella “fase 2″ si deve intervenire anche sulla previdenza complementare. Obiettivo dei sindacati è quello di rimuovere gli ostacoli che oggi limitano l`accesso ai lavoratori dei settori pubblici e privati, “a cominciare dai dipendenti delle piccole e piccolissime imprese”. Importante, poi, sarà favorire l’investimento di una parte delle risorse dei Fondi pensione contrattuali in investimenti che possano essere strategici per l’Italia, nonchè l’obiettivo della parificazione della tassazione fra i lavoratori pubblici e quelli privati.
Inoltre, i sindacati rimarcano la necessità di sostenere la tutela del potere d’acquisto dei trattamenti pensionistici in essere. Ribadite anche le richieste di riforma della governance di Inps e Inail e quella di completamento del processo di separazione contabile tra previdenza e assistenza.
“Siamo consapevoli che questo confronto si svolge nella fase particolare di fine legislatura, ma proprio per questo – hanno concluso Ghiselli, Petriccioli e Proietti – chiediamo coerenza e concretezza, poiché l’unica e ultima possibilità di intervenire è la legge di bilancio. Il sindacato è mobilitato per conseguire questi importanti obiettivi”.