Oggi più di tremila lavoratori italiani della multinazionale francese Teleperformance (call center) hanno scioperato contro le procedure di licenziamento per 1500 colleghi, di cui 700 a Taranto e gli altri a Roma e Fiumicino. Oltre 500 lavoratori hanno inoltre partecipato alla manifestazione organizzata a Roma. Dopo oltre due ore di presidio una delegazione composta dalle Segreterie nazionali di Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil, Ugl Tlc e dai rappresentanti delle istituzioni locali è stata ricevuta a Palazzo Chigi. Le organizzazioni sindacali hanno denunciato “l’inaffidabilità della multinazionale la quale, a distanza di un anno dall’ultimo accordo sottoscritto anche dal Ministero per la gestione di 864 esuberi – conclusosi con un contratto di solidarietà in deroga e l’impegno a sviluppare il business italiano, rafforzandone la presenza occupazionale in Italia – si presenta senza avere rispettato il vecchio accordo, con un ulteriore conto salatissimo dal punto di vista sociale, denunciando, ancora una volta, 1464 esuberi e con una politica di delocalizzazione non sostenibile. Sono circa 700 le nuove postazioni in Albania che svolgono attività su commesse italiane”. “Abbiamo per tanto chiesto al governo – dicono i sindacati – un tavolo istituzionale perché occorrono garanzie reali sulla volontà della multinazionale francese di rimane nel nostro paese. Il rappresentante della Presidenza del Consiglio ha chiesto alcuni giorni, al fine di approfondire meglio i temi posti, consegnando il tutto nelle mani del Sottosegretario alla Presidenza, On. Letta, e riservandosi di comunicarci se e quando vi possa essere un tavolo con il Governo”. (LF)
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