Fai, Flai e Uilapesca, esprimono “profondo disappunto per la superficialità” con cui il ministero del Lavoro e delle politiche sociali sta affrontando il problema dei lavoratori della pesca. Da oltre un anno, infatti, le organizzazioni sindacali hanno chiesto un incontro per affrontare il problema della cassa integrazione guadagni in deroga e del suo rifinanziamento, senza mai ricevere risposta.
“A fronte di questa chiusura – affermano in un comunicato congiunto – registriamo, invece, positivamente la disponibilità espressa dal ministero per le politiche agricole, Mario Catania, che si è reso disponibile a portare avanti una comune battaglia per ridisegnare un sistema strutturato di ammortizzatori sociali, al pari degli altri settori produttivi, che possa tutelare il settore pesca”.
“Per quanto riguarda la cigs in deroga, dalla nostra prima richiesta di incontro – continuano i sindacati – sono cambiati i ministri e le risorse residue si sono ridotte tanto da mettere in dubbio la possibilità di coprire i costi delle domande per il 2011. Scarsa redditività del pescato e caro gasolio hanno messo in ginocchio il settore, i problemi dei lavoratori sono aumentati ma le risposte continuano a non arrivare”.
Per questo chiedono un confronto che porti a sottoscrivere un nuovo accordo di proroga della cigs in deroga anche per il 2012 e a reperire nuove risorse per saldare quella del 2011. Fai Flai e Uilapesca proclamano a tal fine lo stato di mobilitazione del settore e convocheranno nei prossimi giorni assemblee in tutte le marinerie italiane per informare i lavoratori “sulla drammatica situazione che si è venuta a creare in merito alla Cigs e sulla irresponsabile latitanza del ministero del Lavoro”.