Il nuovo sistema retributivo illustrato ieri dall’ad di Fca, Sergio Marchionne, entrerà nel nuovo contratto di gruppo la cui trattativa è ripresa oggi con i sindacati firmatari all’Unione industriale di Torino. Al termine dell’incontro, conclusosi poco dopo le 15.30, le parti hanno sottoscritto un verbale di condivisione che sostanzialmente fissa per quanto riguarda Fca i principi esposti ieri dall’azienda.
“Tale sistema – è scritto nel verbale – si inquadra nel processo di modernizzazione delle relazioni industriali intrapreso dalle parti con la sottoscrizione del Ccsl nel 2011 che prevede il pieno coinvolgimento delle persone di Fca nel proseguimento e raggiungimento degli obiettivi del piano industriale dell’azienda”.
La rapidità dell’intesa, rende noto Fca, dimostra la bontà di quanto proposto e la qualità dei rapporti con le organizzazioni sindacali firmatarie. Stabiliti i paletti per Fca nei prossimi incontri, il 6 e il 13 maggio, si punterà ad armonizzare il sistema premiante, fondato sia sul Wcm che sulla redditività del mercato Emea, anche per le altre realtà abbracciate dal contratto, come la componentistica (Teksid, Comao, Magneti Marelli) e soprattuto di Cnhi. A differenza di Fca, infatti, il gruppo operante nei capital goods non ha una suddivisione per aree geografiche ma per business (movimento terra, veicoli industriali, macchine agricole).
“L’azienda ha anche risposto positivamente – ha riferito Ferdinando Uliano, segretario nazionale della Fim – a una richiesta di rafforzamento del ruolo delle Rsa nella gestione di questo sistema. Aumenterà quindi – ha osservato il sindacalista – il livello di partecipazione delle rappresentanze e si conferma il ruolo centrale del sindacato nell’organizzazione del lavoro”.