Dopo gli incontri tecnici tenutisi la scorsa settimana a livello di singolo stabilimento è proseguito oggi il confronto trala Direzionedella Electrolux , le segreterie nazionali di Fim Fiom, Uilm e il Coordinamento delle Rsu. Nel corso della riunione sono stati oggetto di esame i chiarimenti che erano stati richiesti dalle organizzazioni sindacali sulla produzione europea di lavabiancheria e le allocazioni produttive nella fabbrica italiana di Porcia, in quella polacca di Olawa e in quella ucraina. E’ stato specificato dal management dell’Electrolux che per Porcia si prevede la specializzazione produttiva sulle lavatrici di gamma alta da 8-9-10 kg, le lavasciuga, le lavatrici semiprofessionali, e sul nuovo tipo di lavatrice destinato al mercato americano e chiarita la tempistica di avvicendamento tra le produzioni attuali e quelle innovative.E’ stato anche precisato che gli investimenti destinati allo stabilimento di Porcia superano nettamente quelli destinati alle altre fabbriche Electrolux in cui si producono lavatrici e che, le migliori caratteristiche tecnologiche dei nuovi prodotti, ne determinano un maggior valore medio, inoltre migliorano il rapporto tra occupati e volumi prodotti rispetto a quello attuale. Relativamente alle obiezioni riguardanti le difficoltà nella prestazione dei lavoratori con ridotte abilità lavorative, in particolare per quanto riguarda la fabbrica di Susegana, l’ azienda ha preso con noi l’impegno a studiare una linea produttiva che tenga conto della problematica attenuando i disagi. Per quanto poi riguarda le richieste fatte dalla Electrolux nel corso della riunione del 16 aprile riguardo ad interventi organizzativi che rendano più competitive le fabbriche italiane attraverso un nuovo regime di pause, diverse cadenze produttive, la fruizione delle ferie in un lasso temporale più ampio le segreterie nazionali di Fim, Fiom, Uilm, hanno dato prime risposte, dichiarando la disponibilità ad ulteriori avanzamenti ed approfondimento nel contesto di un accordo complessivo che metta in sicurezza concretamente tutte e quattro le fabbriche riducendo ulteriormente l’impatto occupazionale delle scelte organizzative e produttive che l’ azienda ritiene necessarie per la sostenibilità delle produzioni italiane e che pertanto considera necessario realizzare. Per la Segretarianazionale della Fim Cisl Anna Trovò: “siamo in una fase determinante del confronto tra le parti in questa vertenza emblematica e di straordinaria importanza per il sistema industriale del nostro paese”. Anche perla Fiom è “ora necessario svolgere il confronto in tempi rapidi per salvaguardare occupazione, investimenti e continuità degli stabilimenti italiani.”
Raggiunto l’accordo
Nell'intesa sono previsti ricorsi ai contratti di solidarietà e una riduzione del 60% dei permessi sindacali, oggi superiori in Electrolux a quanto previsto dal contratto nazionale