“Sulla giustizia abbiamo assistito all’ennesimo blitz del governo che dalla sera alla mattina stravolge tutto senza avvertire nessuno. E i danni li pagano i lavoratori e i cittadini”. Così Fp Cgil, Fp Cisl e Uil Pa, mobilitati oggi davanti alle Corti di Appello e alla sede del ministero di via Arenula, denunciano l’approvazione surrettizia del piano di riordino della Giustizia da parte del governo.
“Le misure sulla cosiddetta spending review sono sbagliate e mettono a repentaglio il funzionamento dell’amministrazione giudiziaria: 37 tribunali soppressi, 220 sedi distaccate cancellate, 5.200 lavoratori in mobilità. Il tutto senza nemmeno un tavolo di confronto per discutere con i lavoratori” attaccano i sindacati.
“Con questo decreto legislativo il ministro Severino ha disposto di fatto un arretramento dello Stato. Non solo perché si alimentano le lungaggini e le inefficienze della giustizia, ma perché si indebolisce la presenza delle istituzioni anche nelle zone colpite dalla criminalità organizzata”.
“Faremo sentire la nostra voce – concludono le federazioni del pubblico impiego di Cgil, Cisl e Uil che nel frattempo hanno chiesto di essere ascoltati dalle Commissioni Giustizia di Camera e Senato – e intensificheremo la nostra mobilitazione fin tanto che il ministro non aprirà un tavolo di confronto in materia di riorganizzazione e di mobilità. Per assicurare un riordino vero del sistema e per dare certezza a tutti i lavoratori in servizio”.