A luglio il commissario nominato dal Tribunale di Novara ha fatto conoscere il suo parere sulla possibilità di salvezza dell’azienda Raf Phonemedia. Per il commissario “nulla di quell’attività si può salvare e nemmeno uno delle centinaia di posti di lavoro si possa recuperare”.
Per Cgil, Cisl e Uil del settore si tratta di “un giudizio netto, su un’azienda che, al momento della sua chiusura, impiegava più di mille lavoratori con un giro d’affari di svariate decine di milioni di euro, con commesse dei più importanti operatori economici italiani (Telecom, Seat, Sky, Vodafone, il call center della CEI)”.
Per i sindacati “limitarsi a sperare che altri operatori si interessassero a delle realtà industriali morenti, per di più lasciate a se stesse, ci ha condotto alla situazione attuale”.
I sindacati chiedono a questo punto “la nomina di uno o più professionisti con esperienze di consulenza aziendale che siano in grado di richiamare le commesse perdute e reimpiantare, anche in scala minore, le sedi operative chiuse in modo da far rinascere il nucleo imprenditoriale”.
Contemporaneamente chiedono alla Presidenza del Consiglio, di attivare immediatamente un tavolo con i principali committenti del settore. (LF)
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