Si è svolto oggi al Ministero dello Sviluppo Economico, l’incontro tra le aziende produttrici di energia elettrica da biomasse della provincia di Crotone e le organizzazioni sindacali nazionali confederali e del territorio di Crotone Cgil, Cisl e Uil sui rischi di interruzione o forte riduzione delle attività per il venir meno dei contributi integrativi legati agli incentivi del Cip6 e l’incertezza dei valori economici legati ai cosiddetti certificati verdi.
Le organizzazioni sindacali hanno evidenziato come a differenza dell’eolico e del fotovoltaico, le centrali a biomasse della Calabria rappresentano la produzione di energia elettrica a più elevato contenuto di lavoro con una ricaduta diretta sull’economia locale.
Pertanto, dicono i sindacati, “i valori economici dei certificati verdi o di qualsiasi altra forma di incentivi devono sostenere e valorizzare il valore anche sociale delle biomasse che le altre fonti rinnovabili hanno in misura notevolmente diversa e più bassa”. Sindacati e imprese congiuntamente hanno proposto al Ministero un emendamento da inserire nel provvedimento cosiddetto “Milleproroghe” per delegare al Ministero dello Sviluppo Economico la possibilità di decretare degli incentivi specifici per la produzione di energia elettrica da impianti a biomasse solide in considerazione del loro impatto occupazionale e della loro ubicazione in aree di crisi .
Il governo ha accolto favorevolmente la richiesta confermando il proprio impegno a realizzare nell’immediato l’inserimento dell’emendamento nel provvedimento del “Milleproroghe”. (LF)