Lo sciopero del lavoro pubblico indetto dai sindacati del pubblico impiego ( Fp-Cgil, Cisl-fp, Uil-Fpl e Uil-Pa) per l’intera giornata “sta avendo un’alta adesione tra i lavoratori”. Lo affermano i sindacati in una nota.
I segretari generali Rossana Dettori (Fp-Cgil), Giovanni Faverin (Cisl-Fp), Giovanni Torluccio (Uil-Fpl) e Benedetto Attili (Uil-Pa) danno quindi “una valutazione positiva della mobilitazione”.
“Il Governo prenda atto – affermano i sindacati – del segnale mandato dai lavoratori della pubblica amministrazione, correggendo la manovra nel segno dell’equità e aprendo un tavolo di confronto sui temi del lavoro pubblico, dalla contrattazione nazionale e decentrata alla riorganizzazione degli enti, dalla previdenza ai servizi pubblici locali”.
Diversi i dati del Dipartimento della Funzione pubblica per il quale l’adesione si è fermata all’8,73%. In una nota il Dipartimento spiega che “in base all’articolo 5 della legge 146/1990 riceve dalle singole amministrazioni i dati sulla partecipazione effettiva dei loro dipendenti agli scioperi” e comunica che, “sulla base dei dati pervenuti alle ore 17, l’adesione dei lavoratori del pubblico impiego allo sciopero generale indetto dalla Cgil, Cisl e Uil e altre organizzazioni sindacali è stata dell’ 8,73%. Il dato si riferisce al 36,68% dell’intero campione di riferimento. Anche in questa occasione la percentuale viene calcolata sul personale assegnato, escluso – ove comunicato – quello assente per motivi diversi dallo sciopero (ferie, malattia)”. (LF)