I segretari generali di Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil, Cianfoni, Crogi e Mantegazza hanno scritto ieri ai presidenti di Confagricoltura, Coldiretti e Cia per richiamare la loro attenzione verso l’“inaccettabile strumentalizzazione” del voucher, che si sta verificando sul tema del mercato del lavoro agricolo.
Il voucher, spiegano, non può diventare il “‘passe-par-tout’ nel rapporto tra impresa e lavoratore ma deve restare senza equivoci uno strumento di regolarizzazione minima di occasionali prestatori di servizi per i quali non sarebbe neppure utile incardinare formali rapporti di lavoro”.
C’è invece in questi giorni – sottolineano le tre organizzazioni sindacali del settore agroalimentare – un “febbrile attivismo di singoli parlamentari in cerca di crediti elettorali che stanno tentando colpi di mano in connivenza con ambienti pseudo imprenditoriali”.
Cianfoni, Mantegazza e Crogi fanno appello a tutte le associazioni professionali “affinché tra imprese e lavoro si rafforzi lo spirito di coesione e di collaborazione che ha ispirato l’Avviso comune del 22 giugno 2009, riconfermato nello scorso mese di febbraio. E proprio per questo – proseguono i tre segretari – siamo sconcertati per le posizioni di alcune associazioni professionali, che hanno dato enfasi all’ipotesi di estensione dell’uso dei voucher in agricoltura”.
“Le aziende agricole – concludono Cianfoni, Crogi e Mantegazza – pagano esosi contributi previdenziali e assistenziali che debbono essere attenuati. Hanno bisogno di semplificazione e di flessibilità. Abbiamo sempre dimostrato con una contrattazione responsabile di essere culturalmente all’altezza di queste sfide che vogliamo vincere insieme, non contro, i veri imprenditori”. (FRN)