Secondo L’istat anche nel 2011 si è verificato un crollo negli investimenti delle imprese. La spesa dedicata dalle aziende dell’industria e dei servizi agli investimenti si è ridotta di oltre il 25%c nel giro di un anno. L’Istituto, fornendo dati sulla struttura e competitività del sistema delle imprese industriali e dei servizi aggiornati al 2011, anno in cui è iniziata l’ultima recessione, fa notare che in Italia le imprese attive sono diminuite dello 0,3% rispetto al 2010, gli addetti del 2,5%, la spesa per gli investimenti è crollata del 26%, mentre il valore aggiunto ha mostrato un aumento dell’1,9%. Nel 2011 le imprese del nostro paese hanno sostenuto una spesa per investimenti fissi lordi pari a circa 102 miliardi di euro, con un forte calo rispetto all’anno precedente in tutti i settori di attività. I servizi hanno realizzato una spesa per investimento pari a 57,3 miliardi (-32,8%), l’industria in senso stretto ha investito per 38,6 miliardi (-10,4%), le costruzioni hanno realizzato investimenti per 6,2 miliardi (-34%). Le microimprese (con meno di 10 addetti) rappresentano ben il 95,1% di quelle attive e le aziende del Nord-ovest e Nord-est contribuiscono complessivamente per il 61,2% alla creazione del valore aggiunto dell’intero Paese. Il costo del lavoro per dipendente risulta pari a 35mila euro, con una retribuzione lorda per dipendente di 25mila euro.
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