“I coordinamenti dei tre sindacati stigmatizzano l’assunzione in CityLiner di risorse non provenienti dal bacino Cigs, in contrasto con quanto previsto dagli accordi in vigore e registrando la sostanziale indisponibilità di Alitalia a condividere soluzioni eque alle molteplici criticità dei piloti di tutte le aziende del Gruppo”. Lo sciopero, che era previsto a maggio, è stato dunque anticipato al prossimo 23 aprile, dalle 12 alle 16, di tutto il personale navigante tecnico, su tutte le basi, per i voli in partenza dal territorio nazionale.
Ma la vertenza sui piloti è estesa a tutta l’Alitalia per via di “ricorrenti segnalazioni di licenziamenti successivi a doppio check negativo al simulatore e per il presunto raggiungimento dei limiti massimi di malattia nell’arco di 36 mesi”. Per i tre sindacati dei trasporti, “questa nuova prassi di politica gestionale della categoria dei piloti è considerata inaccettabile e non disciplinata da alcuna previsione contrattuale, considerando inoltre l’avvenuta scadenza del Contratto di lavoro al 31.12.2011”.
Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti diffidano Alitalia “dal mettere in atto tali azioni” e chiedono “urgentemente un incontro relativo a «icenziamenti individuali Pnt; modalità ed efficacia di erogazione dell’attività di addestramento e controlli”. Le tre sigle si dicono pronte “a mettere in atto tutte le azioni sia di ordine sindacale che legale a tutela dei lavoratori interessati”.“Da mesi – ricordano fonti sindacali – sono in corso trattative con la compagnia, ma senza che si intraveda uno sblocco sulla precarizzazione dei piloti di cui i sindacati chiedono la stabilizzazione”. “L’azienda – riferiscono le stesse fonti – assumone piloti dalla cassa integrazione, ma applicano contratti a tempo determinato, a volte anche solo di un mese. Peraltro, in vista dell’attività estiva Alitalia chiede al personale maggiore produttività e flessibilità”. (LF)