Lunedì 13 dicembre i lavoratori precari del ministero dell’Interno incroceranno le braccia per difendere il posto di lavoro e la qualità di servizi fondamentali come quelli per l’immigrazione.
Lo sciopero è indetto unitariamente da Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Pa che chiedono con forza il prolungamento del contratto in scadenza il 31 dicembre 2010 e l’avvio di un percorso di stabilizzazione per i 650 addetti a tempo determinato degli sportelli unici per l’immigrazione delle Prefetture e degli uffici immigrazione delle Questure.
Dal 1° gennaio 2011, infatti, scaduti i contratti, i servizi per l’immigrazione subiranno un blocco e i lavoratori saranno di fatto licenziati dopo 7 anni di servizio.
“Senza una soluzione immediata, sottolineano i sindacati, con il nuovo anno, la sorte di centinaia di famiglie sarà a repentaglio, mentre le Prefetture e le Questure dell’intero Paese non saranno in grado di far fronte ai propri compiti, primo fra tutti il rilascio dei permessi di soggiorno per i cittadini stranieri”.
Il rischio, osservano i sindacati, è che oltre ai costi personali e professionali che graveranno su lavoratori altamente qualificati, il taglio del personale in servizio porti alla paralisi degli uffici.
Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Pa saranno quindi in piazza con un obiettivo chiaro: ottenere la conferma dei contratti almeno per un altro anno e definire tappe e criteri per la stabilizzazione dei precari. Così da garantire un futuro ai lavoratori e servizi efficienti e sostenibili ai cittadini. (FRN)