I lavoratori dell’indotto del petrolchimico di Gela hanno incrociato le braccia, oggi, in segno di solidarietà con 33 dipendenti dell’impresa metalmeccanica, Tucam, che no percepiscono lo stipendio da mesi e veranno messi in cig straordinaria. Le maestranze in lotta accusano la loro azienda di avere ceduto le commesse di lavoro alla Eurotec, con cui è associata in Ati. Ma la direzione dell’Eurotec ha smentito categoricamente la circostanza. All’origine del provvedimento aziendale ci sarebbe la mancata apertura dei nuovi cantieri, più volte annunciati dalla Raffineria di Gela, nell’ambito del piano triennale di investimenti per il risanamento ambientale, con una spesa prevista di 500 milioni di euro. (LF)