“Mentre prosegue senza tregua la drammatica conta degli infortuni sul lavoro gravi e mortali, che nei cantieri edili solo dal 1 giugno ad oggi ha registrato 10 morti e numerosi feriti gravi, il governo decapita il sistema dei controlli sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, proseguendo con pervicacia nella deregolamentazione”. Così la Fillea Cgil commenta la manovra. Quella che il premier e il ministro Sacconi chiamano semplificazione per Walter Schiavella, segretario generale della Fillea, è “una vera e propria autorizzazione a delinquere”. Il governo, dice Schiavella, “vuole abbattere un sistema di controlli sulla regolarità del lavoro e sulla sicurezza che, pur insufficiente in risorse e uomini, tenta di fare la sua parte per arginare l’irregolarità e tutelare la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro”.
“Lo fa impedendo al personale ispettivo di utilizzare i propri mezzi per svolgere il lavoro – prosegue Schiavella – lo fa con il blocco del turn over, rimpiazzando un lavoratore ogni cinque che andranno in pensione, lo fa esentando i datori di lavoro dall’obbligo di denunciare all’autorità locale di pubblica sicurezza gli infortuni con prognosi superiore a 3 giorni, facendo venire a mancare la certezza per la magistratura di essere messa a conoscenza di delitti penali da perseguire.”
Intanto nell’edilizia, come confermano i dati delle casse edili “continua a crescere il ricorso alla malattia, che non è sinonimo di fannullonismo ma semplicemente della volontà dei datori di lavoro di occultare gli infortuni meno gravi, e quindi di non subire incrementi dei premi assicurativi, con l’invito ai lavoratori a prendersi giorni di malattia anziché denunciare l’incidente. Un fenomeno che, in presenza di una riduzione dei controlli, non può che aumentare.”
In un settore colpito drammaticamente dalla crisi , sempre più frammentato e dalla forte presenza di illegalità e di inosservanza delle regole, come dimostrano i dati sulla crescita del lavoro nero, del caporalato e delle infiltrazioni malavitose “si dovrebbero in questo momento alzare l’asticella delle regole e non abbassarla” conclude Schiavella “ma il Governo, ispirato al più sfrenato laissez faire, sta facendo esattamente il contrario”. (FRN)