“Necessario intervenire subito, altrimenti l’edilizia ed i comparti ad essa legati non avranno scampo”. E’ quanto afferma oggi Walter Schiavella, segretario generale della Fillea Cgil, che chiede “risorse per rafforzare il sistema degli ammortizzatori sociali, in particolare per l’edilizia che, rispetto agli altri comparti dell’industria, continua ad essere figlio di un dio minore” e di liberare al più presto “le risorse da destinare alle imprese che vantano crediti con la PA, allentando contestualmente i vincoli del patto di stabilità che bloccano migliaia di piccole opere cantierabili subito”.
Solo così e con un rafforzamento delle regole, a suo avviso, è possibile evitare che la crisi “decreti la scomparsa in Italia di un intero comparto industriale, quello dell’edilizia”.
”Sono ormai 21 trimestri consecutivi – ha commentato Schiavella – che non si vede in edilizia un segno positivo”, un tragico record storico che per il numero uno Fillea testimonia un tracollo produttivo superiore ad ogni previsione: “abbiamo perso ormai oltre il 30% della produzione, che per il cemento arriva a quasi il 50%, e il 40% degli investimenti pubblici. Abbiamo 60.000 imprese chiuse, 500.000 posti di lavoro persi, la metà nel solo settore dell’edilizia, e oggi aggiungiamo un ennesimo primato negativo, quello del settore che ha il maggior numero di imprese fallite” numeri drammatici dietro i quali ci sono “le vite di centinaia di migliaia di persone e famiglie che non hanno più come vivere e mangiare” denuncia Schiavella, ricordando l’altra tragedia che si sta consumando, quella dei “lavoratori e degli imprenditori suicidi per assenza di lavoro”.
E delle proposte della Fillea per uscire dalla crisi si parlerà ancora domani a Roma, in occasione dell’assemblea nazionale delle lavoratrici delle costruzioni, con Walter Schiavella e Susanna Camusso. Con l’occasione sarà presentato il libro della Fillea “Fiori dal cemento”, una raccolta di storie di lavoratrici raccontate dalla penna di scrittrici, e presentati i dati relativi alla presenza delle donne nel settore delle costruzioni, una presenza storicamente piccola ma in crescita.