Superare l’emotività del momento e capire quale sarà l’impatto reale della sentenza sul diritto del lavoro. Così il presidente dell’Inail Sartori, interpellato da il diario del lavoro, commenta la sentenza Thyssen Krupp. Secondo Sartori bisogna prima conoscere le motivazioni che hanno spinto il Tribunale di Torino a infliggere pene pesantissime al top management della Thyssen. Quanto agli effetti futuri sul quadro normativo e il comportamento delle aziende il presidente dell’Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro sottolinea che in ogni caso “la pesantezza della condanna ha una portata emblematica e storica”, ma per quanto riguarda “gli effetti pratici si potranno verificare soltanto nel lungo periodo”.
Osserva tuttavia Sartori, tutte le interviste e i commenti rilasciati finora su Thyssen hanno parlato di “mancata prevenzione”. “Questo non è vero, sottolinea, e non riconosce lo sforzo mostruoso fatto dall’Inail. Da due anni a questa parte, infatti, l’investimento per aumentare la sicurezza sul lavoro è stato cospicuo e inoltre si stanzierà più di 1 miliardo di euro per la prevenzione”.
Certo i risultati non si possono vedere subito, dice Sartori, ma abbiamo riscontrato “un grande spirito di collaborazione con le associazioni di categoria e i sindacati”. Tuttavia Sartori riconosce che “la prevenzione ha bisogno di un salto di qualità”, ma “è un salto che stiamo facendo”.
Lo dimostra, ad esempio, l’importante protocollo d’intesa che proprio oggi l’Inail ha firmato con Export 2015 e Cgil, Cisl e Uil Lombardia. “Un accordo che va oltre la legge, spiega, con contenuti addirittura più restrittivi della legge stessa e una forte dose di premialità per le aziende che investiranno in formazione”. “Speriamo che sulla linea di questo protocollo il governo ci segua”, conclude Sartori, perché “lo sforzo dell’Inail è mostruoso e solo così sarà possibile in futuro evitare una tragedia come quella della Thyssen Krupp”.
Francesca Romana Nesci