Questa mattina ad un convengno organizzato dalla regione Toscana e Irpet su “La povertà in Italia. Analisi e proposte”, è intervenuta la sociologa Chiara Saraceno “Quello della povertà in Italia è un tema trascurato – ha dichiarato – mai entrato nell’agenda politica, e invece con la crisi si è acuito.”
Quanto all’introduzione di un reddito minimo universale, secondo Saraceno, “le stime più conservative, quelle che tengono basso l’importo necessario per far fronte alla copertura della povertà assoluta, parlano di 7 miliardi all’anno, invece il governo ha messo per ora 800 milioni pensando di arrivare a regime in un anno a circa 1 miliardo e mezzo.”
La sociologa ha poi tracciato un quadro dettagliato delle caratteristiche della povertà in Italia, “un fenomeno eminentemente familiare, con una forte concentrazione territoriale”. I 4,1 milioni di persone in povertà assoluta, di cui 1,5 circa al nord, 660.000 al centro, e 1,8 milioni al sud, sono costituiti per un 1 milione circa da minori (pari al 10 per cento di tutti i minori) e da 590.000 anziani.