“Francamente sentendo queste proposte mi sembra sempre più attuale il libro del filosofo Maurizio Ferraris sulla crescita dell’imbecillità nel mondo”. Giulio Sapelli, professore ordinario all’Università degli Studi di Milano, commenta con una battuta l’idea di Bill Gates, fondatore di Microsoft, di tassare i robot che svolgono lavori umani.
“Tante sono le tecnologie avanzate – ha osservato – che riducono il lavoro ma se dovessimo tassarle tutte, dai laser ai sensori, avremmo una colossale tassazione di scopo che, come tutte le tassazioni di scopo, diventerebbe poi permanente”. La ricetta lanciata da Gates, dunque, sembra più che altro la classica idea “da cocktail di beneficenza: non è nè fattibile nè credibile però può servire a riaccendere il dibattito e a sollevare il tema della riduzione del lavoro”, ha concluso Sapelli.