“I dati diffusi oggi dall’Istat se pur altalenanti e migliori della media europea, denunciano un mercato del lavoro ancora in difficoltà”. Lo sostiene in una nota il segretario confederale della Cisl Giorgio Santini per il “quale la fase critica non è affatto superata e la ripresa economica si sta presentando più debole e discontinua di quanto annunciato e lo sfasamento tra ciclo economico e mercato del lavoro potrebbe ancora condizionare le tendenze dell’occupazione”. “Tra settembre e ottobre – prosegue – il tasso di disoccupazione cresce dall’8.3% all’8.6%, resta invariato il tasso di occupazione, continua la perdita di posti di lavoro nelle grandi imprese, mentre torna a calare la disoccupazione giovanile, che invece era cresciuta nel mese scorso”. “In ogni caso – continua Santini – con i primi segnali di ripresa le imprese riassorbiranno innanzitutto parte della manodopera in cassa integrazione”. “Si profila quindi – dice – il rischio di sacche di disoccupati non facilmente reimpiegabili”.
“Chiediamo – sostiene Santini – uno sforzo straordinario a Governo, Regioni e tutte le parti sociali sul terreno delle politiche attive del lavoro per favorire una riqualificazione orientata verso settori e professionalità ad assorbimento di manodopera, che vengono segnalati da diversi studi pur in periodo di crisi”. “Nel contempo una quota delle risorse disponibili va finalizzata a sostenere le nuove assunzioni – conclude il sindacalista della Cisl – incentivando il part time, che asseconderebbe un’esigenza di graduale ripresa dell’attività, l’apprendistato, che favorirebbe l’ingresso dei giovani, nonché a rifinanziare il credito di imposta per il Mezzogiorno, per incrementare l’occupazione là dove la crisi ha colpito maggiormente”. (LF)
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