Per evitare un “collasso” estivo di imprese e famiglie a causa del fisco troppo pesante, il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, chiede al governo di cancellare l’aumento dell’Iva da luglio, di bloccare l’Imu anche per gli immobili strumentali e di far slittare la Tares. “Per quanto riguarda le emergenze, che sono tante, la prima che abbiamo di fronte è quella di raffreddare un’estate che si presenta rovente perché Imu, Tares e aumento dell’Iva rappresentano certamente per le imprese e le famiglie un motivo collasso”.
“Noi chiediamo, nell’immediato, che la sospensione dell’Imu – ha proseguito il leader dei commercianti – riguardi anche gli immobili strumentali e naturalmente alberghi e negozi, che venga cestinato in maniera definitiva l’aumento dell’Iva perché sarebbe il colpo di grazie ai consumi, il colpo mortale alla domanda interna che, per investimenti e consumi vale l’80% del Pil. Poi chiediamo che la Tares, che comporta addirittura il raddoppio del pagamento per le nostre imprese, venga spostata al prossimo anno”.
Per fare questo, secondo Sangalli, bisogna “agire con più coraggio sulla spending review con maggiore controllo, riduzione e riqualificazione della spesa pubblica. Servono poi dimissioni del patrimonio immobiliare pubblico e contrasto all’evasione-elusione fiscale”.