La crescita in Italia “è ancora troppo fragile” e questo “allungherà i tempi di recupero”. A lanciare
l’allarme è il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, a margine della presentazione del Rapporto sulle economie territoriali e il terziario di mercato. “Nel 2011-2012 la crescita – ha spiegato Sangalli – si attesterà mediamente attorno all’1%”. Il presidente di Confcommercio ha quindi insistito sulla necessità di “valorizzare l’economia dei servizi con un riconoscimento dell’importanza del terziario e, in particolare, del turismo”. Inoltre occorre puntare sul Mezzogiorno perché, nel periodo 2004-2010, “al Nord ci sono stati 700mila occupati in più e al Sud 200mila occupati in meno”, ha aggiunto Sangalli. Ecco perché occorre aumentare la “produttività nel settore dei
servizi” ma anche “la produttività nel Paese” attraverso le riforme, a cominciare da quella fiscale”. In particolare, il presidente di Confcommercio ha auspicato una riforma del fisco che abbia due obiettivi “semplificazione e riduzione delle tasse su imprese e lavoro”. Inoltre ha ribadito il proprio no all’ “equazione: meno Irpef, più Iva”. Questo perché “il problema reale del nostro Paese – ha detto – è la debolezza strutturale della nostra domanda”. E se si vogliono rilanciare i consumi “non si può aumentare l’Iva perché questo – ha concluso il presidente di Confcommercio – colpirebbe il sentiment delle famiglie”.
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