Un consiglio di fabbrica straordinario per prepararsi anche al peggio, ossia alle indiscrezioni che vorrebbero in forte dubbio l’accordo per la ristrutturazione del debito da 770 milioni, decisivo per la sopravvivenza del gruppo siderurgico. L’incontro è stato deciso dai sindacati Fim, Fiom e Uilm e dalle Rsu dello stabilimento Lucchini di Piombino che per domani, dalle 9 alle 12, hanno convocato in via straordinaria i delegati sindacali. Nel tavolo al ministero allo Sviluppo economico, che si è tenuto il 14 giugno scorso, il sottosegretario Stefano Saglia ha indicato il 24 giugno come il termine ultimo entro cui arrivare alla firma dell’accordo. A soli due giorni dalla data fissata, la soluzione non è ancora al sicuro, tanto che i sindacati hanno ritenuto necessario convocare il consiglio straordinario. Se la firma dell’accordo dovesse sfumare per la Lucchini si aprirebbero scenari pericolosi. Su tutti l’ipotesi di amministrazione controllata, più volte citata dai sindacati.
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