“La fotografia del mercato del lavoro nel 2009 che ci consegna l’Istat evidenzia, nella crisi, quella buona tenuta del lavoro degli adulti attraverso gli ammortizzatori sociali che è stata riconosciuta dalle istituzioni internazionali”. Questo il commento del ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, ai dati sulla disoccupazione diffusi oggi dall’Istat. Per il ministro i dati mettono purtroppo anche in luce “alti tassi di disoccupazione e di inattività tra i giovani quale conseguenza da un lato della stessa conservazione nel lavoro degli adulti e, dall’altro, della loro bassa occupabilità per il forte disallineamento tra le loro conoscenze e le competenze richieste dal mercato del lavoro”. Per Sacconi “la crisi esalta le croniche fragilità del sistema educativo e formativo, l’assenza di servizi di orientamento, l’insufficiente responsabilizzazione delle famiglie”. “La risposta all’emergenza giovanile – prosegue – non può quindi essere data dall’illusione di soluzioni normative sulle tipologie contrattuali né tantomeno da sussidi che esalterebbero l’intrappolamento al di fuori del mercato del lavoro”. “Gli stessi incentivi – secondo Sacconi – sono già compresi nel contratto di apprendistato per il quale il Governo Prodi ha colpevolmente alzato la contribuzione e sono possibili attraverso la definizione di salari di ingresso con la contrattazione decentrata come nel caso delle mille assunzioni al Sud di Banca Intesa”. “La risposta fondamentale – conclude – rimane inesorabilmente quella dell’allineamento fra competenze dei giovani e competenze chieste dal mercato del lavoro attraverso un fortissimo incrocio tra apprendimento e lavoro come prevedono il Piano varato dai Ministeri del Lavoro e dell’istruzione e le nuove linee guida per la formazione concordate con le Regioni e le parti sociali, a partire da analisi dei fabbisogni professionali prodotte in tempo reale e con proiezione al breve, medio periodo”. (LF)
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