“La fonte legislativa è ovviamente sovraordinata a quella contrattuale”. Lo ha detto il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, parlando dell’articolo 8. “Nello specifico, – ha detto – l’articolo 8 contiene norme di sostegno alla libera contrattazione. E’ dunque la legge oggi a garantire la capacità degli accordi aziendali in tutti i settori, non solo industriali, anche in deroga al contratto nazionale e a specifiche disposizioni normative. Così come è la legge a garantire l’efficacia generalizzata a tutti i dipendenti degli accordi sottoscritti anche a maggioranza, compresi quelli firmati in passato in coerenza con le nuove regole. L’accordo interconfederale ha costituito la premessa per questa norma perché ha definito le modalità con cui si determinano, e sono da tutti accettate, le maggioranze sindacali e la rappresentatività delle singole organizzazioni dei lavoratori. La sua sottoscrizione definitiva del 21 settembre ha costituito un atto formale che non ha né depotenziato né sterilizzato – né poteva farlo – la norma di legge”. “Fin qui le regole formali – ha proseguito – ma è ovvio che il concreto utilizzo delle molte possibilità di reciproco adattamento tra le parti sociali per comuni obiettivi di crescita e occupazione è rimesso alla volontà e all’iniziativa delle aziende e delle loro organizzazioni, dei lavoratori e delle loro organizzazioni. Si tratta di percorsi liberi e responsabili, talora faticosi, ma imposti dai nuovi termini della competizione globale”. (LF)