L’emendamento al Ddl lavoro del relatore Maurizio Castro “che amplia, da 60 a 90 giorni, il termine entro il quale il lavoratore può ricorrere contro il licenziamento orale, che é e resta vietato dalla legge 15 luglio 1966, n. 604, non lascia spazio né a strumentalizzazioni né a letture incerte. La sua ratio é tutta favorevole al lavoratore e solo una malafede insistita può ipotizzare il contrario”. Così il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, in una nota. “Se fosse necessario – aggiunge – questa é l’ulteriore prova provata della disonestà intellettuale con cui certa opposizione cerca continuamente di esasperare il conflitto anche quando, come nel caso in questione, l’evidente ampliamento della tutela del lavoratore non dovrebbe lasciare spazio neppure al dissenso”.(FRN)
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