“L’emendamento approvato nell’ambito del cosiddetto “collegato lavoro”, ancorché espressione di una colpevole assenza di moltissimi parlamentari di maggioranza, non ha fortunatamente modificato la normativa attuativa dell’articolo 808 del Codice di procedura civile, come definita dallo stesso “collegato”, in materia di clausole compromissorie, con le quali le parti possono devolvere ad arbitri le controversie nascenti dal contratto”. Lo dichiara il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, in una nota, osservando che restano “i limiti entro cui le clausole possono essere sottoscritte, ovvero dopo il periodo di prova e senza riferimento al licenziamento”. “Confido, ha concluso il ministro, che questo voto ininfluente possa tuttavia avere il merito di sollecitare la presenza dei parlamentari per tutto il futuro iter del provvedimento”. (FRN)