“La classe dirigente pubblica. Ruoli di governo e capacità amministrativa”. E’ questo il titolo del Forum sul welfare promosso dalla Rivista delle politiche sociali che anche quest’anno si terrà a Roma il 26 e il 27 novembre.
Il Forum sarà l’occasione per riflettere su quali sono i processi di formazione e di selezione delle classi dirigenti, in Italia e in Europa. Si parlerà della dirigenza pubblica in Italia e in Europa; di crisi della burocrazia, di aziendalizzazione dello Stato e rapporto con la politica, di élite nazionali e classi dirigenti pubbliche nella sfida del “global change”.
L’analisi del caso italiano sarà al centro della riflessione, con un focus specifico sulle implicazioni per le politiche sociali, anche in prospettiva comparata europea. Sarà inoltre considerato il rapporto, non solo italiano, tra classi dirigenti e legalità: la corruzione degli apparati e la crescita del peso dei gruppi di interesse nelle politiche pubbliche sono ormai fenomeni dilaganti, purtroppo non riconducibili esclusivamente all’arretratezza.
Tra i temi affrontati anche quello delle classi dirigenti pubbliche nelle loro articolazioni di governo centrale, regionale e locale, quali espressioni di differenti realtà istituzionali e tradizioni amministrative. Tradizioni, per fortuna, non sempre allineate verso il basso; nel corso del Forum verranno anche evidenziate tutte le esperienze eccellenti nella gestione pubblica – non sempre evidenti o riconosciute – presenti nel nostro paese, soprattutto a livello locale.
E ancora, si rifletterà sul divario tra prestazioni offerte dallo Stato e le domande sociali crescenti a cui è sempre più difficile rispondere, in presenza di situazioni di ingovernabilità o di non governo. E su questo fronte l’Italia è ben lontana dagli standard posti dall’Unione Europea. Ma la situazione risulta altrettanto lacunosa anche per quanto riguarda la creazione e la formazione dei ceti dirigenti pubblici e la modernizzazione amministrativa.
Infine, un’attenzione specifica verrà anche posta sul tema più generale di come e se le élite nazionali siano in grado di comprendere appieno la profondità e le dimensioni della sfida posta dal global change.
Tra i vari interventi segnaliamo quello di Vittorio Mete che analizzerà “le infiltrazioni mafiose nel campo della sanità” attraverso una ricerca empirica, Pietro Fantozzi che approfondirà il tema “classi dirigenti e legalità”, Alfio Mastropaolo curerà una riflessione sul rapporto tra “dirigenti pubblici e democrazia”, Sergio Zamaro traccerà un “ritratto dei dirigenti pubblici” e, infine, Sergio Fabbrini analizzerà “la dimensione internazionale” del cambiamento politico e istituzionale.