Riparte la corsa dell’Enel per riconvertire a carbone la centrale di Porto Tolle. Con il via libera di ieri sera da parte della Regione Veneto, infatti, il gruppo elettrico può far ripartire l’iter autorizzativo, già in gran parte espletato, con l’obiettivo di mettere la prima pietra alla metà del 2012.
L’Enel ha accolto naturalmente “con soddisfazione” la decisione del Consiglio regionale, che ha modificato l’articolo 30 della legge istitutiva del Parco del Delta del Po consentendo così la riconversione a carbone della centrale di Porto Tolle, e ha messo subito al lavoro i propri uffici per far ripartire con celerità tutta la pratica.
Il progetto di conversione della Centrale di Polesine Camerini porterà oltre 2,5 miliardi di euro di nuovi investimenti con importanti ricadute economiche sulle imprese locali e darà lavoro a oltre 3.500 persone durante la fase di cantiere. La centrale sarà costituita da tre gruppi a carbone pulito da 660 mw, per un totale di 1980 mw. Si tratterà del primo impianto industriale europeo con cattura e sequestro della C02 (per 1 milione di tonnellate di c02). (FRN)