La crisi si fa sentire per le famiglie italiane. Secondo quanto emerge dal supplemento al bollettino statistico della Banca d’Italia dalla fine del 2007 – quando aveva raggiunto i suoi livelli massimi – alla fine del 2010 la ricchezza netta delle famiglie italiane (somma di attività reali e finanziarie) è diminuita del 3,2% a 8.640 miliardi di euro. Sempre in termini reali la ricchezza complessiva è scesa dell’1,5% tra il 2009 e il 2010.
Secondo il bollettino la ricchezza italiana è distribuita in modo concentrato: molte famiglie detengono livelli modesti o nulli di ricchezza mentre poche famiglie dispongono di una ricchezza elevata. A fine 2008, si legge nel documento di Bankitalia, la metà più povera delle famiglie deteneva il 10% della ricchezza totale mentre il 10% più ricco deteneva quasi il 45% della ricchezza complessiva.
Rispetto alle famiglie di altri paesi europei, secondo Bankitalia, quelle italiane sono meno indebitate. Nello specifico l’ammontare dei debiti risulta pari all’82% del reddito disponibile (in Francia e in Germania invece è di circa il 100%, negli Stati Uniti e in Giappone è del 130%, nel Regno Unito del 170%. (FRN)