Lo ha annunciato il segretario generale del Quirinale, Donato Marra, al termine del colloquio. Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha affidato al segretario del Pd, Matteo Renzi, l’incarico di formare il nuovo governo. Renzi ha accettato “con riserva” l’incarico di formare il nuovo governo, ha precisato Marra. “Ho ricevuto da Napolitano l’incarico di provare a formare il nuovo governo. Ho accettato con riserva con responsabilità e anche senso di importanza e rilevanza della sfida”. Lo ha detto il premier incaricato Matteo Renzi al termine del colloquio con il capo dello Stato al Quirinale. “Ho ringraziato Napolitano e gli ho assicurato che metterò in questa difficile situazione l’impegno e l’energia di cui sarò e saremo capaci”, ha aggiunto. “La nostra attenzione è sui contenuti e non su altro”. “Nel corso delle prossime ore incontrerò il presidente della Camera e del Senato. Poi sarò a Firenze per i necessari adempimenti istituzionali e da questa sera a Roma, dove domani inizieranno le consultazioni formali e ufficiali”. L’obiettivo è un governo di legislatura, perciò prima di sciogliere la riserva “ci prendiamo il tempo necessario”. “Immaginiamo un allungamento della prospettiva della legislatura, ha detto Renzi, ossia l’orizzonte naturale previsto dalla Costituzione, perciò prima di qualsiasi discussione le forze politiche devono essere ben consapevoli dei prossimi passaggi in cui ci sarà una straordinaria attenzione ai contenuti e alle scelte”.
Il premier incaricato ha riferito inoltre che il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano gli ha “rappresentato in modo compiuto e articolato l’esito delle sue consultazioni”. “Assicuro al presidente della Repubblica, alle forze politiche e agli italiani che assistono a questa crisi di governo che metterò tutto il coraggio, l’impegno, l’energia, l’entusiamo di cui sono capace partendo dall’emergenza lavoro”, ha detto ancora il presidente incaricato. “La piattaforma che discuterò prevede che entro febbraio si faccia un lavoro urgente sulle riforme costituzionali ed elettorali, e nei mesi successivi ci saranno: a marzo il lavoro, ad aprile la riforma della Pubblica amministrazione, a maggio il fisco, ha spiegato il premier incaricato subito dopo l’incontro con il presidente della Repubblica, Ho intenzione di lavorare in modo molto serio sui contenuti”.