La sezione lavoro della Corte di cassazione ha respinto il ricorso della Fiat contro la decisione della Corte di Appello di Potenza che, nel 2012, reintegrò tre operai della Sata di Melfi licenziati dopo che, durante uno sciopero interno notturno, bloccarono un carrello per il trasferimento di materiali a chi non scioperava. In un primo tempo il ricorso della Fiom fu accolto ma la Fiat non fece mai più rientrare in fabbrica i tre operai. Un anno dopo, un altro giudice accolse il ricorso del Lingotto e scattò il licenziamento, poi di nuovo revocato dalla Corte di Appello.
Immediate le reazioni dopo la sentenza. “Oltre alla Costituzione in fabbrica è entrata anche la giustizia e sarebbe un atto di saggezza, per ricostruire un clima di relazione industriali serie, abbandonare ogni discriminazione contro la Fiom”, ha detto il leader dei metalmeccanici della Cgil, Maurizio Landini.
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