Tornano a 500mila le firme richieste per indire un referendum abrogativo, ma resta l’opzione di un quorum più basso se ne vengono raccolte 800mila. La soluzione trovata dai relatori della riforma costituzionale, Anna Finocchiaro e Roberto Calderoli, al nodo legato al referendum abrogativo è un mix delle richieste venute dalle varie parti politiche.
Il testo uscito dalla commissione infatti aumentava a 800mila le firme richieste per indire referendum ma faceva scendere il quorum alla maggioranza dei voti calcolata sul numero degli elettori delle ultime elezioni politiche.
L’emendamento presentato in Aula oggi salva invece la vecchia formula: 500mila firme, o cinque Consigli regionali e maggioranza assoluta degli aventi diritto. Ma aggiunge anche la seconda opzione: 800mila firme e maggioranza dei votanti alle ultime elezioni.