“Le manifestazioni del 2 dicembre sono l’avvio di un percorso di mobilitazione per protestare contro le misure contenute nel pacchetto pensioni presentato dal Governo. Oltre a questo vanno intensificati gli scioperi nelle aziende e nei territori. Per il 2 dicembre la Fiom proclama altresì lo sciopero degli straordinari, delle flessibilità e dei turni a partire dal venerdì notte”. Cosi Francesca Re David, segretario generale della Fiom Cgil.
“Non c’è ombra di nessuno dei punti contenuti nella piattaforma presentata unitariamente da Cgil, Cisl e Uil in cui chiedevamo il blocco dell’aumento dell’età pensionale a 67 anni, la diversificazione dei lavori sulla base della gravosità, e l’apertura sulle pensioni di garanzia per i giovani e i discontinui. Per noi la modifica radicale della legge Fornero, a partire dal blocco dell’età pensionabile, è uno dei punti fondamentali. Ma le nostre richieste sono rimaste del tutto inascoltate. Il Governo fa cassa sul lavoro dipendente, per tentare di ripianare il debito pubblico. E’ una riforma iniqua che aumenta le disuguaglianze sociali. La mobilitazione nazionale del 2 dicembre è solo l’inizio”.