“Il decreto sicurezza, concentrandosi sulla stretta del diritto di asilo, rende i migranti ancora più precari e ricattabili. Invece di sostenere una politica regolata di flussi, consolida la condizione strutturale degli ingressi irregolari fornendo così anche manodopera per il lavoro nero. Queste misure in tema di immigrazione continuano a sembrarci anticostituzionali e lesive dei diritti umani. Inoltre, sono presenti norme che limitano il diritto a manifestare trasformando illeciti amministrativi in reati punibili con la reclusione. Norme che tra l’altro differenziano tra italiani e stranieri, prevedendo per i migranti la misura aggiuntiva dell’espulsione. Viene, infine, superato il principio di esclusivo uso sociale dei beni confiscati alla mafia, e viene consentita la possibilità di costruire sugli stessi in sanatoria. E’ tempo di capire che diritti per i migranti e diritti per tutti i lavoratori, camminano insieme”. Lo dichiara in una nota Francesca Re David, segretaria generale Fiom-Cgil.
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